Ciao ciao voti in decimi, bentornato “giudizio”.
La parola giudizio non mi è mai piaciuta. Da piccola mi faceva venire l’orticaria e proprio non capivo perché in tribunale ci fosse solo un giudice a dover decidere chi aveva torto o ragione. Crescendo ne capii il motivo: il giudizio, inteso come capacità individuale di valutare è infatti una cosa erronea venduta come infallibile. Questo perché non è mai davvero oggettivo al 100%, anche con le migliori intenzioni. Non tiene mai conto di tante variabili come il contesto sociale ad esempio, come il carattere di una persona o le sue abilità.
Stavo quasi per perdere le speranze. Anni a raccogliere, letteralmente, ragazzi e bambini in lacrime perché si sentivano proprio come quel voto che avevano preso: uno schifo, degli stupidi, un orrendo 4. Poi, finalmente una gioia: il Decreto Legislativo n. 22 dell’8 Aprile 2020. Il termine è lo stesso che anche oggi mi provoca un fastidio generale, ma le intenzioni sono buone.
Cos’è cambiato in sostanza?
Da Gennaio 2021 in tutte le scuole primarie d’Italia si assisterà ad una graduale riforma della valutazione. Si abbandonerà la modalità di erogazione del voto in decimi e si opterà invece per una valutazione basata sull’osservazione e sulla personalizzazione. Sorpasseremo finalmente l’idea limitata e limitante che la valutazione numerica è la più oggettiva e imparziale possibile. Mi spiego meglio.
Quante volte tuo figlio è tornato a casa dicendo “mamma ho preso 5, non valgo niente” oppure quante altre volte è stato ferito dai suoi compagni che ribadivano “ io ho preso 10 e tu solo 7, sono meglio di te”. Niente più “mamma ho preso 6” e niente più “ se hai preso 9 potevi fare di meglio e prendere 10”. Finalmente qualcosa è cambiato o meglio…è ritornato di moda.
La confusione come prima reazione al cambiamento
Cerchiamo di vedere il lato educativo della questione, non nascondiamoci dietro alla possibilità che ci possano essere maggiori fraintendimenti e osservazioni tendenziose. Certamente non stiamo parlando di un sistema infallibile, come non lo era la valutazione in decimi, in quanto tralasciava completamente tutta la sfera emotiva e le competenze trasversali dello studente, ma è un passo decisivo se si vuole davvero far parte di una società educante.
I bambini non si sentiranno più quel numero scritto in rosso sulla verifica, la loro emotività non verrà più riportata in tabulari o calcolata con formule inverse. I bambini delle scuole elementari saranno protagonisti di un percorso graduale, dove sotto attenta osservazione dei docenti, verranno valutati non solo per gli obiettivi raggiunti ma anche per il modo con cui questi obiettivi sono stati raggiunti. Tu genitore, non vedrai più la classica pagella “numerale”, ma bensì un resoconto dell’andamento scolastico globale di tuo figlio, un riassunto abbastanza dettagliato di come stia affrontando il mondo scuola. Un’occasione di incontro, di conoscenza e di riflessione.
Orizzonte scuola sostiene che “Il ritorno ai giudizi al posto dei voti è solo un’illusione di cambiamento. Senza un serio sistema nazionale di valutazione ciò che accade nelle classi e nelle scuole rimarrà appannaggio delle soggettività.”
Nessuno dice che sarà un percorso facile o senza errori, anzi, questa modalità di approccio presenta già a mio avviso qualche lacuna, ma nulla è perfetto e su tutto si può lavorare se le premesse sono buone. Come puoi pensare di creare davvero un sistema che vada bene per tutti indistintamente? Sbaglio o al supermercato abbiamo almeno 4 o 5 tipi di marmellate all’albicocca? C’è la senza zucchero per i diabetici, quella con le fibre per chi ha problemi di stitichezza, quella con gli zuccheri naturali per chi è attento alla linea e così via.. ad ognuno la sua. Ad ogni bambino la sua possibilità, i suoi strumenti, la sua “valutazione”.
Caro genitore, non spaventarti se non riuscirai a capire bene cosa ci sarà scritto nella nuova pagella, su questo sto già scrivendo il prossimo articolo…ma intanto sii contento perché sei testimone di un grandissimo atto di rispetto educativo verso tuo figlio.
Hai delle perplessità, dei dubbi o non hai capito bene in che cosa consisterà questa nuova forma di valutazione? Scrivimi QUI e ne parleremo insieme.
Un commento su “Niente più voti a scuola, cosa c’è da sapere”