
Crescere in una famiglia numerosa, circondata da amore, da nonni eccezionali e passando una buona parte della mia infanzia a scuola con maestre ed educatori virtuosi, mi ha portato inevitabilmente ad una scelta soltanto: proseguire questo percorso e far diventare una delle mie grandi passioni un lavoro.
È stato tutto molto naturale ma non per questo semplice. Gli studi, le specializzazioni, la pratica sul campo e la svalutazione totale della figura dell’educatore che purtroppo persiste in tutti campi del sociale, hanno reso questi tredici anni di esperienza davvero intensi.
Ho sempre creduto fermamente che il modo migliore di fare questo lavoro sia non crescere mai del tutto ma conservare sempre una parte della nostra infanzia dentro di noi.
Così anni fa partii dall’asilo nido. Andavo a lavorare con una vecchia seicento grigia, fendevo la nebbia padana ad ore improbe, per strada c’eravamo solo io e l’alba, che gavetta! Poi dal nido passai alla materna, anni di elementari, di centri estivi di mediazione linguistica. Ad un certo punto mi stancai, non mi bastava più, volevo fare qualcosa di mio, volevo lavorare come piacesse a me: per il bene dei bambini e non per far contenti solo i genitori.

Aprii quindi una mia attività e arrivarono i primi centri estivi esperenziali, i primi laboratori di outdoor education per grandi e piccoli in alcuni Comuni, gli apprezzamenti di genitori, insegnanti, assessori e sindaci; e successivamente la vincita del Bando Regionale sulla Memoria del ’900, l’ennesimo riconoscimento della Regione Emilia Romagna sulla qualità e la sensibilità con cui ho affrontato e raccontato temi complessi, in chiave educativa esperenziale, trasformandoli in laboratori innovativi per i giovani studenti delle scuole pubbliche.
Quando durante un seminario, poco tempo prima, mi presentarono l’outdoor education non crebbi ai miei occhi. Era li, la mia infanzia. Tutto ciò in cui credo e ho sempre creduto. La potenza dell’esperienza, la ricchezza della diversità, l’apprendimento che diventa permanente se si basa sullo stare bene, l’educazione emozionale..e poi ancora i profumi dell’orto del piccolo paese dove sono cresciuta, il rispetto dei tempi e dell’attesa che la natura ti impone, il calore del vento di Scirocco o l’odore della pioggia dolce di ginestra.
Le scienze, la geografia, la chimica, la storia, la lingua italiana e il dialetto, la matematica e le sue unità di misura ( le miglia, gli ettari, i quintali di conserva di pomodoro)..tutte materie fondamentali che d’un tratto mi si erano palesate davanti. L’educazione naturale era li e mi guardava da una slide enorme proiettata sul muro: “ l’hanno solo scritta in Inglese” pensai. Quello fu il momento dove capii esattamente perché nonostante tutto, una decade dopo e tantissimi dubbi, ero ancora li, con le mani piene di colla vinilica in mezzo ai bambini.

Avevo una bagaglio di esperienze straordinarie da raccontare, da far vivere a qualcun altro. Perché se non si condivide ciò che si sa, si mette un limite al nostro futuro. A ciò che potremmo diventare.
Arrivarono successivamente gli incarichi alle medie e poi di nuovo alle elementari come insegnante di sostegno senza mai dimenticare che è il fare le cose che ci rende davvero competenti. Senza mai dimenticare che i veri educatori non insegnano niente a nessuno ma tirano fuori tanto da tutti. Senza mai smettere di chiamare “ bambini” i miei ragazzi oramai maggiorenni e piangendo orgogliosamente ogni volta che mi vengono a trovare.
Studiare, sbagliare e provare cambierà il nostro avvenire, ascoltare ed educare alla bellezza salverà il mondo!

EDUCAZIONE SEMPLICE, UNO SPAZIO DOVE TROVARSI.
Questo spazio che ho creato vuole essere il ponte 3.0 che noi educatori andiamo costruendo ogni giorno con i nostri e i vostri ragazzi.
Un ponte che unisce la genitorialità alla vita scolastica ed extrascolastica, con un focus particolare sulle emozioni e su tutte quelle competenze trasversali date dall’esperienza, oggi dimenticate, che sono la base di un’istruzione efficace.

Finalmente in questo spazio si racconta, si consiglia, si suggerisce, si creano dialoghi e relazioni su tutto ciò che coinvolge i bambini/ragazzi, i genitori ed il mondo dell’educazione. Si danno risposte chiare a domande apparentemente complesse, a tabù, best practise, particolari circostanze, per cercare di aiutare chi anche semplicemente cerca un consiglio da amica, ma con una metodologia professionale di chi davvero ne ha viste tante..; in modo tale da tutelare l’apprendimento e l’educazione dei nostri bambini affinché diventino gli adulti migliori di domani.
Benvenuta in Educazione Semplice, io sono Elisa e sono a tua disposizione!