Poco tempo e tanto da studiare? Ecco cosa fare

Poco tempo e tanto da studiare? Ecco cosa fare

La prof ci ha dato 3 capitoli da studiare per la settimana prossima.. 3 CA-PI-TO-LI. Ma cosa crede, che ci sia solo lei? Abbiamo anche altre materie da fare”. Ti vedo caro il mio bel genitore che annuisci davanti allo schermo. Quante volte a settimana circa senti questa frase o frasi simili?

Tralasciando il fatto che, indipendentemente dall’età e dal corso di studi intrapreso da tuo figlio, a mio avviso, la regola d’oro della scuola dovrebbe essere: POCO MA BUONO. Bello sognare eh?! Pochi argomenti, affrontati poco per volta si ricordano molto meglio che spaginate di roba fatta velocemente, giusto perché c’è fretta di finire il programma.

Ti voglio svelare un segreto, caro genitore, non esiste nessun programma a cui attenersi pena il licenziamento immediato. Nessuno. Hai capito bene. Il ministero dell’istruzione alias MIUR ogni anno emana delle linee guida, ossia dei parametri entro i quali i docenti si possono orientare per sviluppare o meno il loro programma didattico. Non c’è nessuna gara, nessuna corsa a chi finisce prima le pagine di quel dannatissimo libro e allora perché? Perché quelle spaginate tutte in blocco, quelle verifiche e interrogazioni che si accavallano tutte a ridosso delle pagelle e della chiusura del quadrimestre? E ancora, come si fa a reggere un carico di lavoro simile?

Andiamo per gradi: non entrerò nel merito della cattiva scuola, perché di questo si tratta quando si hanno a che fare con docenti del genere, ma proverò a spiegarti come poter fare per aiutare tuo figlio a gestire la situazione.

1- Trova un posto dove possa studiare e stare comodo allo stesso tempo:

Assicurati che in camera o in qualsiasi altra zona della casa che preferisce, possa avere un posto tutto suo, lontano da distrazioni (che siano tali secondo i suoi parametri e non secondo te) e dal vai e vieni delle persone. Se studia bene con la musica in sottofondo, lasciagliela. Premurati che mantenga questo spazio studio sempre in uno stato a lui confortevole…reggiti forti sto per dire una cosa che sicuramente non vorrai sentire: DEVE ESSERE ORDINATO PER LUI E NON PER TE.

Caro genitore, non ostinarti nel tirare a lucido la superficie della sua scrivania se lui si sente a suo agio nell’avere qualche oggetto sparso qua e la. Ovviamente però cerca di fare in modo che non diventi una zona degna di un episodio di “accumulatori seriali”. Trova con lui un compromesso.

2- Forniscigli solo i giusti strumenti

Che sia un computer o un tablet, che siano degli evidenziatori o dei pennarelli non importa ma non eccedere ne lesinare sul materiale. Ogni bambino o ragazzo ha il proprio metodo di studio , e il solo libro di testo fornito dalla scuola potrebbe non bastare per riuscire a fare quei fastidiossissimi 3-capitoli-tutti-insieme. A mio avviso però, indipendentemente dall’età, c’è uno strumento fondamentale che non può mancare nell’organizzazione dello studio: il planner.

3- Compragli un planner, meglio conosciuto come calendario da tavolo.

Qualche riga più in su ci siamo chiesti: “Perché quelle spaginate tutte in blocco, quelle verifiche e interrogazioni che si accavallano tutte a ridosso delle pagelle e della chiusura del quadrimestre?” Semplice, secondo me caro genitore, gli insegnanti di questo tipo non usano planner. Ne cartacei ne mentali. Con pochi soldi però tu, puoi trovare su Amazon o in cartoleria questi oggetti utilissimi, o come li chiamo io la manna dal cielo” per tutti noi disordinati del mondo.

Per intenderci, io sono sempre stata una casinista patentata, se fosse esistita una laurea in disordinologia l’avrei presa ad honorem già a 10 anni. Fortunatamente però per compensare ho sempre avuto un’ottima memoria e altrettanto spirito d’improvvisazione. Mi è andata bene? Di sicuro da quando ho iniziato a usare il planner è andata molto ma molto meglio.

Assicurati che sia scritto in Italiano e che abbia sufficente spazio per scrivere tutto quello che serve. Un modello come questo potrebbe essere una valida alternativa.

4- Organizzate il lavoro bi-settimanalmente:

Mi spiego meglio. Non basta programmare le attività e la suddivisione del lavoro di settimana in settimana: se avete abbastanza tempo a vostra disposizione incrociate l’agenda settimanale scolastica (l’orario) con il tempo libero che ha durante il pomeriggio e pensate a lungo termine. Ricordate il detto poco ma buono.

Se invece, come si dice dalle mie parti “avete l’acqua ai garetti”, cioè siete alla frutta, organizzatevi per i giorni che vi rimangono dando delle priorità come ad esempio: numero di pagine totali, numero di argomenti, complessità degli argomenti e tempo a disposizione. Mescolate il tutto come se foste Cannavacciuolo, una bella pacca sulle spalle e armatevi della giusta cancelleria.

5- Utilizzate i colori per scandire il tempo e le attività:

Negli anni ho affinato un metodo tutto mio e ho potuto appurare che funziona bene con quasi tutti i bambini e ragazzi con cui ho avuto a che fare come tutor domiciliare. Funziona anche con utenti DSA e BES poiché si tratta semplicemente di selezionare determinati simboli o colori e collegarli a precise attività.

Nell’arco di una settimana ad esempio inizierò a differenziare le attività scolastiche da quelle extra-scolastiche: in nero traccerò una linea che mi indica a che ora termina la scuola e in blu colorerò uno spazio che corrisponde al mio tempo di riposo prima delle attività. Selezionerò poi successivamente dei colori o dei simboli, che scandiranno le mie attività della giornata in base al carico di lavoro richiesto. In questo modo sarà impossibile dimenticarsi qualcosa per strada o arrivare impreparati ad un’interrogazione.

Frazionando il carico di lavoro la pressione psicologica e la tensione di tuo figlio diminuirà. Utilizzando questo metodo imparerà con il tempo a gestire da solo il suo tempo studio.

6- Sesto ed ultimo consiglio:

Investi un po’ del tuo tempo per spiegarli queste cose che hai letto o se pensi che sia meglio approfondire il discorso contattami QUI e lo farò io al posto tuo!


L’idea di dover usare carta e penne ti sembra antiquata e pensi che tuo figlio non sia portato per fare certe cose? Se proprio non vuoi sperimentare le incredibili potenzialità dei lavori manuali, sappi che esistono anche planner digitali che puoi scaricare e condividere con lui in Google Drive o altri sistemi di condivisione asincrona. Semplice l’educazione così eh?!

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